Nel comune di Agerola tutela del territorio e tutela della biodiversità coincidono, si può ancora vedere una profonda integrazione tra uomo e natura: i segni delle attività produttive, al contrario di quanto , hanno modificato l'ambiente senza per questo alterarlo. Qui è allevata una razza bovina dalle particolari caratteristiche, la vacca " agerolese" , qui cresce un frutto unico nel suo genere la pera "pennata" dal colore verde scuro di forma rotondeggiante e sapore pastoso e dolce è un ecotipo davvero raro, prodotta solo in frutteti a conduzione familiare e di cui non esistono coltivazioni specializzate. Qui pascola la "Capra Napoletana" , razza la cui origine è sconosciuta. Qui vengo coltivati i cosiddetti “pomodorini”, vecchie cultivar e biotipi locali tradizionalmente coltivati da oltre due secoli , conservati al piennolo, o a “schiocche”, cioè una caratteristica tecnica per legare fra di loro alcuni grappoli di pomodorini maturi. Sulle mulattiere Agerolesi , non è raro, incontrare fra le "carovane" di muli anche qualche bardotto. Sia la vacca agerolese che la capra napoletana sono iscritte nel registro "RaReCa"-Razze Autoctone a rischio di estinzione della Regione Campania”.
Una confettura densa a base di polpa della pera pennata, tipica della zona dei Monti Lattari .La confettura viene prodotta con sola polpa di pera e zucchero di canna, secondo la tradizionale ricetta che mette in risalto tutta la delicatezza del frutto maturo. Dalla consistenza morbida e dal sapore dolce e intenso, è l’ideale per una prima colazione energetica, per accompagnare formaggi stagionati o piccanti, ma anche per realizzare crostate, torte e sformati.
Pomodorini coltivati sulle colline Agerolesi, ad un’altitudine che va dai 500 ai 600 metri sul livello del mare. Ed è in questa area geografica che, grazie alla qualità del terreno e del clima che permette una coltivazione in asciutto, cioè senza irrigazione, che vengono raccolti a mano, per essere confezionati il giorno stesso preservando sia la freschezza che la dolcezza.
