VALLE DELLE FERRIERE

 
Da San Lazzaro ad Amalfi - L = km 6,5. D = 700 m. - Faticoso e impegnativo .
Lasciato il borgo di San Lazzaro si ascende verso localita' Radicosa (Piazzetta Santa Lucia, facilmente riconoscibile anche per un'edicola votiva), dove inizia una scalinata in pietra risalente all'eta' medievale, che si snoda attraverso il fitto bosco. Giunti ad un bivio si gira a destra e, per un piccolo sentiero, si raggiunge una magnifica posizione sopra le suggestive rovine dell'antico Convento di Cospidi, luogo di grande suggestione e di ragguardevole importanza storica, aggrappato e nascosto tra le rocce sottostanti fino ad essere quasi invisibile. Si continua a salire la gradinata, si raggiunge un sentiero in terra che s'inerpica lungo l'orlo dell'altopiano, dal quale si potranno ammirare panorami realmente unici. Dopo ulteriore tratto di salita, si scende fino a localita' Nespola. Da qui si prosegue ulteriormente verso la fiabesca Valle delle Ferriere, luogo incantevole, che offre scorci di vegetazione cosi' fitti, e dai colori cosi' intensi da acquistare un sapore quasi equatoriali. Ricca di alberi secolari, splendide sorgenti e cascate, la valle appare come un suggestivo anfiteatro, esposto a mezzogiorno, e circondato da alte rupi . Qui vive, tra l'altro, la felce preistorica Woodwardia radicans, esempio pressocche' unico di flora relitta di era pre-glaciale. Da qui si imbocca il sentiero che, tutto in discesa e sempre in ombra, conduce ad Amalfi in circa 45 minuti. Lungo la discesa, costeggiando il torrente che forma numerose rapide e piccole cascate, si passa accanto ai ruderi di vecchie cartiere, che hanno reso celebre la carta di Amalfi. Poco piu' avanti il torrente si inforra e scorre circa 20 metri piu' in basso rispetto al sentiero. Segue un tratto pietroso, poi inizia la strada lastricata che, tra muretti e agrumeti a perdita d'occhio, annuncia le porte di Amalfi. Al centro della cittadina, oltre al duomo e al chiostro del Paradiso, si puo' visitare una vecchia cartiera recentemente restaurata.

Copyright © 2021

 Agerolaonline.it