I panificatori agerolesi sono i testimoni e i continuatori di un'arte panificatrice che si tramanda da secoli dove, negli anni, continuano a produrre secondo le antiche tecniche e con gli antichi ingredienti. L’abitudine di fare pane biscottato anziché fresco ad Agerola, bisogna risalire al bisogno soddisfare le necessità di cibo conservabile, , ai tempi della Repubblica e del Ducato di Amalfi, che avevano i tanti equipaggi che quotidianamente si imbarcavano dalle nostre marine per viaggi di commercio verso molti porti del Tirreno e del Mediterraneo orientale. . Ma non da meno l’ipotesi che la produzione di simili biscotti si fosse affermata anche per di lasciare più tempo da dedicare alle numerose ed impegnative attività nei campi, nella stalla e nelle selve. Ibsen, nell'estate del 1879, ospitato a pranzo presso una famiglia del luogo,osservando il "bagno del pane", commentò : " Guarda quanto sono pulite queste persone: lavano il pane prima di mangiarlo!"